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papo Iacopo Vettori
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Skip Navigation Links. Skip Navigation LinksHome page : Recitazione : Poesie Szymborska : Pi greco

Pi greco

 

Guarda il file video wmv di 5.7MB (2'11")
Nota tecnica sul video: Ho aggiunto un'immagine di sfondo usando l'effetto "chroma key". La foto è stata scattata con il mio cellulare a una installazione fatta da uno studente diplomato all'Accademia delle belle Arti di Carrara, ripresa in occasione di una visita fatta nell'agosto 2006. Una provvidenziale lampada in alto a destra aiuta a rendere credibile la mia immagine sovrapposta.

Degno di meraviglia è il numero Pi greco
tre virgola uno quattro uno.
Le sue cifre seguenti sono ancora tutte iniziali,
cinque nove due,
perchè non ha mai fine.
Non si fa abbracciare sei cinque tre cinque con lo sguardo,
otto nove
 con il calcolo,
sette nove
 con l’immaginazione,
e neppure tre due tre otto per scherzo, o per paragone
quattro sei
 con qualsiasi cosa
due sei quattro tre
al mondo.
Il più lungo serpente terrestre dopo una dozzina di metri s’interrompe.
Così pure, anche se un po’ più tardi, fanno i serpenti delle favole.
La fila delle cifre che compongono il numero Pi
non si ferma al margine del foglio,
riesce a proseguire sul tavolo, nell’aria,
su per il muro, il ramo, il nido, le nuvole, diritto nel cielo,
per tutto il cielo atmosferico e stratosferico.
Oh  come è corta, quasi quanto quella di un topo, la coda della cometa!
Quanto è debole il raggio di una stella, che s’incurva nello spazio!

 Ed ecco invece due tre quindici trecento diciannove
il mio numero di telefono il tuo numero di camicia
l’anno mille novecento settanta tre sesto piano
numero di abitanti sessanta cinque centesimi
giro dei fianchi due dita
una sciarada e una cifra,
in cui vola vola e canta, mio usignolo
e si prega di mantenere la calma,
e così il cielo e la terra passeranno,
ma il Pi greco no, quello no,
lui sempre col suo bravo ancora cinque,
un non qualsiasi otto,
un non ultimo sette,
stimolando, oh sì, stimolando la pigra eternità
a durare.

 

Wislawa  Szymborska, 1976
da “Wielka Liczba” (Grandi Numeri) 

(traduzione di Alessandra Czeczott)